Crescere un figlio in fattoria: Kaley Cuoco su Caos e connessione

19

Kaley Cuoco, nota per i suoi ruoli in The Big Bang Theory e The Flight Attendant, descrive il fatto di allevare sua figlia di due anni, Matilda “Tildy”, in una fattoria come un caos gioioso. Circondato da cani, cavalli, mucche, capre e altri animali, Cuoco sottolinea i benefici unici di questa educazione, evidenziando la connessione naturale tra bambini e animali.

I benefici dell’esposizione precoce degli animali

Cuoco ritiene che avvicinare i bambini agli animali fin dalla tenera età favorisca l’empatia, la responsabilità e una comprensione più profonda del mondo naturale. Nota che Tildy è cresciuta senza distinzione tra interazione umana e animale, imparando la gentilezza e il rispetto fin dall’infanzia.

“Far crescere i tuoi figli con un cane o qualsiasi altro animale… è una cosa così bella. Mia figlia è stata così esposta… non si accorge nemmeno della differenza.”

Questa esposizione precoce non insegna solo la compassione; semplifica anche il processo di apprendimento. Cuoco racconta che Tildy ha assorbito lezioni sulla cura e il rispetto degli animali nei suoi primi due anni e mezzo, dimostrando quanto possa essere naturale questa educazione.

La realtà della vita in fattoria con un bambino piccolo

Anche se idilliaca, la realtà di crescere un bambino in una fattoria non è priva di sfide. Cuoco descrive candidamente la situazione come un “circo itinerante”, riconoscendo le continue faccende domestiche, i disordini e gli inevitabili incidenti legati agli animali.

Nonostante il caos, Cuoco abbraccia l’umiltà e la risata che derivano da questo stile di vita. Crede che il costante contatto con gli animali insegni preziose lezioni di vita, anche se queste lezioni a volte implicano ripulirli.

Una connessione naturale: gli animali come famiglia

L’esperienza di Cuoco suggerisce che gli animali si integrano nella dinamica familiare fin dalle prime fasi. Ricorda che i suoi animali domestici “baciavano” la figlia appena nata nel giro di poche settimane, con il suo pediatra che confermava la sicurezza di questa interazione naturale.

Questa integrazione favorisce un legame unico, con gli animali cresciuti insieme al bambino, che imparano a prendersi cura di loro e a interagire con loro. Cuoco lo descrive come un processo “bellissimo e molto naturale”, sottolineando la semplicità della connessione.

L’importanza di un’esposizione precoce

L’esperienza di Cuoco sottolinea i potenziali benefici di crescere i bambini con gli animali, promuovendo empatia, responsabilità e una comprensione più profonda del mondo naturale. Il caos e le sfide della vita contadina sono controbilanciati dalla gioia, dalle risate e dall’umiltà che derivano da questa educazione unica.

In definitiva, la prospettiva di Cuoco suggerisce che l’esposizione precoce agli animali non è solo benefica ma anche naturale, poiché favorisce una connessione che arricchisce sia la vita del bambino che le dinamiche familiari.